La sfilata personale di Lella Curiel è piena di
energia. Ne emana più lei di tutte le giovanissime modelle messe insieme, certo esili ed
eleganti, che hanno appena percorso andata e ritorno la striscia che va dal
backstage alla ‘collina’ dei fotografi. Se la mangia la passerella, la milanese Raffaella. A lunghe falcate quasi brucia la striscia di pavimento ruvido, essenziale, all’unisono con la figlia
Gigliola, stesso profilo, stessa figura slanciata e lunghi capelli morbidi al vento.
Le Curiel
La passerella di Curiel Couture
Altaroma (si sa) ha trasferito per questa edizione di gennaio 2016 il suo quartiere generale di fashion show all’ex Dogana di San Lorenzo, la tangenziale come cielo, e la ferrovia come vicina di casa, e qualcuno nel parterre si lamenta. Perché arrivare fin quaggiù, quando ci sono tanti bei palazzi in centro? Curiel no, ha già promosso la nuova location a pieni voti. La sua base romana è all'hotel d’Inghilterra, ma questa è una sede “stupenda, super moderna, sembra di essere a New York. Gli abiti risaltano di più. I palazzi sono troppo old fashion, dobbiamo sempre guardare avanti”. Punto e a capo.
PS. Gli abiti: colorati, decorati, costruiti ma liberi, evocano ricevimenti in ambasciata, cocktail in giardino, brindisi sotto le volte affrescate. Da indossare con uno chignon.
Il backstage de 'Il mio giardino', collezione primavera-estate 2016