venerdì 29 gennaio 2016

ROMA. CURIEL IN PASSERELLA A SAN LORENZO "SEMBRA DI ESSERE A NEW YORK"

La sfilata personale di Lella Curiel è piena di energia. Ne emana più lei di tutte le giovanissime modelle messe insieme, certo esili ed eleganti, che hanno appena percorso andata e ritorno la striscia che va dal backstage alla ‘collina’ dei fotografi. Se la mangia la passerella, la milanese Raffaella. A lunghe falcate quasi brucia la striscia di pavimento ruvido, essenziale, all’unisono con la figlia Gigliola, stesso profilo, stessa figura slanciata e lunghi capelli morbidi al vento.


Le Curiel


La passerella di Curiel Couture

Altaroma (si sa) ha trasferito per questa edizione di gennaio 2016 il suo quartiere generale di fashion show all’ex Dogana di San Lorenzo, la tangenziale come cielo, e la ferrovia come vicina di casa, e qualcuno nel parterre si lamenta. Perché arrivare fin quaggiù, quando ci sono tanti bei palazzi in centro? Curiel no, ha già promosso la nuova location a pieni voti. La sua base romana è all'hotel d’Inghilterra, ma questa è una sede “stupenda, super moderna, sembra di essere a New York. Gli abiti risaltano di più. I palazzi sono troppo old fashion, dobbiamo sempre guardare avanti”. Punto e a capo. 

PS. Gli abiti: colorati, decorati, costruiti ma liberi, evocano ricevimenti in ambasciata, cocktail in giardino, brindisi sotto le volte affrescate. Da indossare con uno chignon.



Il backstage de 'Il mio giardino', collezione primavera-estate 2016


mercoledì 27 gennaio 2016

ROMA, L'ALTA MODA LASCIA I PALAZZI E SCEGLIE L'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE. PER METTERSI MEGLIO A FUOCO


Tra le pagine di Obelischi & Chignon gli indizi (e gli indirizzi) c'erano già praticamente tutti. La guida leggera alla Roma moderna il trend lo aveva già annusato. Dopo i musei e i luoghi classici dell'arte (Palazzo delle Esposizioni, Santo Spirito in Sassia, Ville Giulia) (anche) dalle parti di Altaroma c'è voglia di cambiare registro, di passare dal velluto liscio alla trama ruvida. Nonostante resista, qua e là, il fascino rassicurante dell'albergo storico (Hotel d'Inghilterra) e degli edifici opulenti (Palazzo Ruspoli). 
Alta moda romana edizione gennaio 2016: la quattro giorni del fashion system capitolino sfila negli immensi spazi dell'Ex Dogana di San Lorenzo, vedi alla voce 'Archeologia Industriale' (p.65 di O&C, guida leggera alla Roma moderna). Di giorno passerella, di sera dj set. Nel mezzo, contaminazioni della creatività. Lo IED per il suo Fashion Party 2016 ha scelto Cohouse definendolo "luogo cool della città". Io aggiungerei, citando da p. 75 di O&C, qualche coordinata per fotografare il contesto in forte ascesa: "Decentramento urbano, binari a vista, resti dell'acquedotto romano e costruzioni basse protagoniste di un'urbanistica un po' spettinata, che ricorda quando prima qui lungo la Casilina Vecchia c'era la campagna".  Ecco dove IED Roma ha deciso di portare i suoi giovani talenti muniti di progetti editoriali, e pianificato di celebrare la moda attraverso linguaggi artistici diversi: musica, arte e sperimentazione. Il 28 gennaio nello spazio off del Pigneto, 'casa e cucina' per chef dalla fama locale e internazionale, sono previste le performance dell'artista romano Paolo Good Fellas, di Paula Ling Yi Sun, art director, model, photographer and video artist da Shangai, e di Rhò, artista elettroacustico. Sullo sfondo, il dj set di Peggy Gou, artista coreana che vive a Berlino, e Marco G. & Mr Kite, fondatori del format Touch The Wood. 


Styling: Flavia Evangelista, Alessio Coscetta. Photo: Olimpia Rende. Artwork: Eleonora Gasparri




 Styling: Sara Lecci 
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domenica 24 gennaio 2016

ROMA, SULL'ISOLA TIBERINA LA CACIO E PEPE BACIATA DAL SOLE




Roma, Piazza San Bartolomeo sull'Isola Tiberina

A Roma di solarium urbani ne abbiamo quasi ad ogni angolo. Le scalinate, ad esempio, vanno a ruba nelle giornate di sereno. Conoscere la mappa di questo ideale monopoli dei salotti en plein air, riscaldati senza artifici, è fondamentale quasi quanto dribblare il lungotevere nelle ore di punta. L’hotspot del bistrot Tiberino in via di Ponte Quattro Capi, è uno di questi luoghi privilegiati, dove ci si può sedere di domenica mattina (ma non solo) con lo sguardo e i calici rivolti verso il punto esatto dove il Tevere, con uno scenografico tuffo breve, si increspa e cambia di livello. Un posto speciale, punto di partenza e di arrivo per altrettanto speciali photowalk su e giù per l’Isola Tiberina. Se vuoi conoscere un fotografo professionista, qui ne trovi sempre uno alle prese con un reportage.



Da Tiberino, tavolo con vista 


Romani e turisti non si sono lasciati sfuggire la location, al punto che per conquistare un tavolino sulla piazza, bisogna armarsi di pazienza (magari ingannando l’attesa con una visita alla basilica di San Bartolomeo), oppure di prenotazione, anticamera necessaria per gustare le mezze maniche cacio e pepe, protetti dai venti del nord e baciati in inverno dal sole di mezzogiorno. Ricordando di annotare sull'agenda lo stesso indirizzo nella sezione dei mesi caldi, quando è molto gratificante lasciarsi coinvolgere al tramonto dal Ponentino. 


Da Tiberino, vista sulla cucina


giovedì 21 gennaio 2016

ROMA, AAA CERCASI NUOVI BORSISTI PER AMERICAN ACADEMY E ACCADEMIA DI FRANCIA



Daniele Giorgi, Italian Fellow in the Humanities all'AAR


Ecco due chiamate alle quali non si può restare indifferenti. Arrivano da due delle più prestigiose accademie straniere con base nella Capitale, crocevia e punto di riferimento per la comunità internazionale di artisti e intellettuali che sceglie Roma per aggiungere una tappa significativa al proprio Grand Tour contemporaneo. E' proprio in questi luoghi che si può "respirare quell'aria universale che a Roma ha radici profonde, cresciute nei secoli alimentandosi dell'energia della città" (Obelischi & Chignon, p. 231). 
Un’open call per dottori di ricerca nei campi di archeologia, studi classici, storia, storia dell’arte e dell’architettura, letteratura, studi religiosi, antropologia e musicologia è stata lanciata dall’American Academy in Rome, che fissa all’1 febbraio il termine per presentare la propria proposta per le residenze tra settembre 2016 e fine luglio 2017. Si partecipa avendo in carnet un dottorato dal 2011 in poi, e un’ottima conoscenza dell’inglese. Il premio di questa call for humanities è la possibilità di trascorrere cinque mesi di ricerca presso l’istituzione che promuove lo studio e la ricerca avanzata nelle arti e nelle discipline umanistiche, beneficiando di una borsa di studio e soprattutto degli influssi positivi sulla propria carriera che derivano da una location straordinaria per bellezza, energia creativa, equilibrio. La direttrice Kim Bowes commenta: “Gli ex borsisti italiani hanno raccontato l’impatto che questa opportunità ha avuto sulle loro successive carriere. Il loro lavoro ha preso strade differenti e la loro rete di collaborazioni si è ampliata enormemente”.
I nomi dei vincitori saranno resi pubblici il 21 aprile 2016, insieme ai vincitori della borsa di studio per le Arti che conta 150 candidati fra artisti, designer, musicisti e scrittori.



Villa Medici @Patrick Tourneboeuf Tendance Floue

Dal Gianicolo al Pincio. L’Accademia di Francia ha indetto la selezione per i 14 borsisti 2016-2017 che andranno in residenza dal settembre 2016, per la durata di un anno. Requisiti: conoscenza della lingua francese ed età compresa fra 20 e i 45 anni. C’è tempo fino al 17 febbraio 2016 per candidarsi. Cercasi artisti e ricercatori di qualsiasi nazionalità e disciplina creativa, per abitare gli splendidi atelier disseminati nel recinto prezioso e ambitissimo di Villa Medici. La giuria, presieduta da Muriel Mayette-Holtz, direttrice dell'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è composta da: Anne Lafont, storica dell’arte, maître de conférences in storia dell’arte moderna, ex borsista; Brigitte Lefèvre, coreografa e danzatrice, direttrice della sezione danza dell'Opéra de Paris dal 1995 al 2014; Bruno Mantovani, compositore, direttore del Conservatoire national supérieur de musique et de danse di Parigi, ex borsista; Orlan, artista visiva e performer; Pierre Oudart, direttore aggiunto responsabile per le arti visive presso il ministero della Cultura e della Comunicazione francese; e Thierry Tuot, presidente del Consiglio d’amministrazione dell'Accademia di Francia a Roma. Nel frattempo, fervono i preparativi per le celebrazioni dei 350 anni dell'Accademia, e la mostra di Balthus segna le ultime battute prima della chiusura del 31 gennaio 2016.



sabato 16 gennaio 2016

ROMA, SCANNO POP-UP AI PARIOLI, MOSTRA OMAGGIO A MARIO GIACOMELLI


Foto di Mario Giacomelli 

Una serata pop-up in gloria dei vicoli e delle piazze di Scanno, con musica, sapori e abiti tradizionali. Accade ai Parioli, nello studio fotografico di Gilberto Maltinti, reporter professionista, con una passione forte per questo piccolo paese d'Abruzzo, amato per le sue atmosfere sospese, quasi rarefatte, che fanno venire voglia di mettere mano alla macchina fotografica per conservarne un pezzo di magia. "Sono stato a Scanno in due momenti diversi della mia vita. Da musicista e da fotografo. Da musicista. Alla fine degli anni 80 studiavo al Conservatorio de L’Aquila e con i primi gruppi da camera andavo a suonare in giro per l’Abruzzo. Mozart, Beethoven, Respighi. Freddo, neve. Spartiti e strumenti nelle Chiese e negli Auditorium. Cene post-concerto e lenti viaggi di ritorno a L’Aquila.

Da fotografo. Fine anni 90 ho rivisto Scanno studiando le fotografie di Cartier-Bresson. Immagini lucide, geniali, efficaci e puntigliose. Ma la vera folgorazione, immediata e al contempo lancinante, è stata con le 'anti-fotografie' di Mario Giacomelli, 'anti-fotografie' per l’approccio irrazionale e poco tecnico/tecnologico che Giacomelli aveva con la sua macchina fotografica e con la fotografia in genere.
Ma non si può chiedere a un poeta di spiegare cosa e come scrive". Maltinti ha dedicato a Mario Giacomelli la mostra omaggio dal titolo 'Scanno. Un paese. Un amore' inaugurata il 16 gennaio 2016, in via Francesco Siacci 2/c (www.pariolifotografia.it per visitarla, su appuntamento). Accanto a quattro immagini iconiche  scattate da Giacomelli nel 1957, Maltinti ha voluto esporre 16 lavori dei suoi allievi dei corsi avanzati (ai quali ha trasferito le emozioni personali legate al luogo), "protagonisti attivi di diversi viaggi fotografici che abbiamo fatto a Scanno negli ultimi quattro anni (...)". I nomi: Alessandro Adinolfi, Gianluca Antonelli, Annalisa Campo, Fabio Carlini, Francesca Castelli, Serenella Del Rio, Lorenzo Dina, Emanuela Faitelli, Marco Mattei, Laura Mercuri, Giuliano Micillo, Nicoletta Miniero, Livia Pasqualini, Giulio Salvioni, Eleonora Sette, Alexandre Vanhoorde.
"Il risultato dei loro sforzi fotografici è sotto gli occhi di tutti, immagini essenziali, efficaci, concrete, che sono un omaggio sincero e partecipato all’opera di un grande poeta. Mai dimenticato. Mai abbastanza ricordato" ha commentato Maltinti.
La mostra verrà replicata nell'Auditorium Guido Calogero ex Chiesa delle Anime Sante di Scanno dal 23 aprile all'1 maggio 2016. 




venerdì 15 gennaio 2016

ROMA. VELLUTI, CHEF, STREET ART, GIARDINETTI. IN UNA PAROLA, APERITIVI




Street Art al Pigneto

Alle porte del weekend, qui a Roma, siamo in fibrillazione per l'arrivo di Leonardo Di Caprio. I fan si stanno radunando, è caccia alla preview e al divo in odore (finalmente) di Oscar con ‘Revenant’. Un evento che comunque non può e non deve distoglierci dall’organizzazione dell’aperitivo. L’happy hour romano ha ben più di cinquanta sfumature di cocktail, volendo citare il film cult che ieri è passato in prima assoluta tv su Sky. Dove andare per incontrare gli amici e rilassarsi? Dipende dal taglio che vogliamo dare alla serata. Per un aperitivo che fa rima con lusso e gusto c’è il Deer Club del D.O.M, hotel 5 stelle di via Giulia dove lo chef Max Mariola prepara splendidi kitchen bites. Molto gratificante. Oppure per brindare in stile off, c’è Necci al Pigneto, con giardinetto ‘pasoliniano’ e interni retrò. Molto fuori dalle righe. Nel mezzo, c'è un mondo tutto da scoprire (sfoglia Obelischi & Chignon sezione Aperitivi). 

mercoledì 13 gennaio 2016

ROMA, PER GLI ESPLORATORI URBANI E' TEMPO DI RIFUGIARSI NELLE LIBRERIE INDIPENDENTI





L'illustrazione di Francesco Zorzi per la sezione Lettura di O&C


Mercoledì a Roma. L'ennesima giornata di sole tiepido in attesa dell'arrivo del gelo (dicono). E' il momento giusto per regalarsi una passeggiata in centro per librerie, che somigliano poco ai luoghi che abbiamo frequentato prima di Natale, quando eravamo a caccia di bestseller da mettere sotto l'albero. Le librerie alle quali sto pensando oggi, sono fuori dai grandi circuiti, sono miniere indipendenti di storie dove la personalità del minatore-lettore conta più delle classifiche o del marketing. Si trovano nel puzzle di vicoli tra Corso Vittorio Emanuele e corso Rinascimento. La Libreria del Viaggiatore è in via del Pellegrino 165, e si riconosce da lontano perché davanti all'ingresso ha allestito un accoglienza in stile cosy: una bicicletta appoggiata al muro fa già vacanza. E' la versione 2.0 dell'omonima libreria, fondata all'inizio degli anni Novanta, ed è gestita da giovanissimi felici di condividere consigli che provengono dalla propria esperienza o dalle sperimentazioni sul campo dei tanti frequentatori. L'indirizzo è perfetto per gli esploratori urbani (sempre più rari), gli stessi che si aggirano con voracità intellettuale nelle stanze, anche segrete (!) dell'Antica Libreria Cascianelli di largo Febo 15. Qui si viaggia nel tempo oltre che nello spazio. Negli anni ha coltivato la vocazione di wunderkammer piena di oggetti curiosi, eccentrici, inconsueti, pubblicazioni antiche che sono una gioia per gli occhi e per l'anima. E la vetrina su strada curata da Valentina La Rocca è sempre speciale.
Per saperne di più: sezione Letture di Obelischi & Chignon, guida leggera alla Roma moderna. 


Foto dalla pagina Facebook dell'Antica Libreria Cascianelli 

lunedì 11 gennaio 2016

ROMA, LA MOVIDA DEL CARRELLO PER ACCENDERE IL LUNEDì


Ricapitoliamo. E’ lunedì. Le feste di fine e inizio anno sono archiviate. I musei sono chiusi. Il TreeBar di via Flaminia si ferma due giri con l’evento social #WeLikeMonday, tentativo (riuscito) di ingannare il calendario trasformando il primo giorno della settimana, quello del ritorno ai doveri, in un pre-festivo con happy hour, musica e cuochi fantasiosi. Se ne riparla il 25 gennaio prossimo. Il primo giro di saldi è già andato a buon fine. Cosa fare allora di questa giornata? Una risposta fra le tante possibili: dedichiamoci al rito della spesa, al rifornimento della dispensa trascurata lo scorso weekend proprio a causa dello shopping. Ci sono posti interessanti da scoprire e da frequentare, non solo per la qualità del cibo, ma anche perché è qui che si materializza la movida più inaspettata. Al Carrefour Market di viale XXI Aprile, ad esempio, aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, taglia XL, può capitare che l’una di notte somigli al mezzogiorno, con i frequentatori che fanno la spesa e scambiano chiacchiere e qualche ricetta, in fila alla cassa o tra gli scaffali. 



Degustazione da Eat's 

In alternativa, in via Cola di Rienzo quartiere Prati, al basement di Coin Excelsior c'è Eat’s, food market molto glam, praticamente il Bon Marché Rive Gauche di Roma. Addetti alle vendite dal look impeccabile, e un po’ di tutto in scala ridotta, per alta selezione e qualità. Divertente e molto gustoso, da più punti di vista. Buon lunedì. 



Eleganza e gusto nel food market di Coin Excelsior

giovedì 7 gennaio 2016

ROMA, AL MERCATINO DEL BORGHETTO FLAMINIO PER CELEBRARE L'ANTICA ARTE DEL RICICLO


Rigattieri per Hobby al Borghetto Flaminio


Al Mercatino del Borghetto Flaminio è scoccata l'ora del Riciclo Day. Un appuntamento tradizionale al quale tengono fede gli appassionati dell'arte trasversale di rimettere in circolo i regali 'inutili' e 'fuori fuoco' consegnati sotto l'albero o nella calza dell'Epifania. Un passatempo che non conosce distinzioni di tipo sociale, economico, culturale. Alzi la mano chi non ha mai ricomposto un pacchetto dirottando verso nuove destinazioni un dono considerato inappropriato, o semplicemente in esubero. Ecco: domenica 10 gennaio, alla riapertura del Garage Sale di piazza della Marina 32, dopo la pausa di fine anno, c'è da giurare che tra tutti i banchetti allestiti nello spazio amato dai Rigattieri per Hobby, una buona percentuale verrà dedicata alla nobile e antica arte del riciclo. Nei quattro padiglioni e nella piazza all'aperto, visitati ogni dì di festa da romani e turisti, e con la stessa disinvoltura e curiosità dal regista e scrittore Ivan Cotroneo come dalla star hollywoodiana - nonché icona di stile - Diane Keaton, gli espositori continuano ad esibire porcellane, argenteria, abiti vintage, souvenir di paesi lontani e vicini, bijoux, cravatte sartoriali e accessori firmati, soprammobili, colbacchi, borsette di coccodrillo, cornici antiche, e molto altro. In attesa di nuovi colpi di fulmine. (Per saperne di più: pagina 197 della guida Obelischi & Chignon). 



 Luca Calvani tra i frequentatori del Mercatino 

venerdì 1 gennaio 2016

ROMA, PASSEGGIANDO A CAPODANNO NELLA STREET ART DI OSTIENSE


La montagna, il sole, la serenità, la famiglia, gli amici. Roma sembra lontanissima e invece è sempre qui con me. Ho portato sulle Alpi francesi la mia copia di Obelischi  & Chignon. La guida leggera alla Roma moderna ha iniziato il nuovo anno alla grande, con due recensioni di prestigio arrivate in contemporanea una sul Corriere della Sera e l'altra nelle sezioni Attualità e Cucina di DRepubblica.it. Ma veniamo al lato pratico. Sfogliando il capitolo Street Art, ecco un consiglio per vivere in modo speciale le prime giornate del nuovo anno. Mentre aspettiamo le prossime fioriture di città, in questo inverno anomalo (in quota sulle piste e nei villaggi la neve si fa attendere) non è male passeggiare in zona Ostiense e, dopo una sosta gastronomica al Porto Fluviale, dirigersi in via dei dei Magazzini Generali: dal marciapiede opposto si rivolge lo sguardo sul murale Hall of Fame dell'artista Jb Rock. Si susseguono, in ordine alfabetico, Dante Alighieri e Zorro, Spike Lee, Frida Kahlo, Tarantino, Obama, Wojtyla, Rodolfo Valentino. Chi fra loro nel 2016 sarà in cima alle news dell'attualità? Chi sale e chi scende fra le icone di sempre? Un gioco divertente per dare lo start al 2016 a braccetto con la Capitale, e con le sue stravaganze quotidiane. A portata di mano.