giovedì 19 novembre 2015

ROMA, IL PIGNETO TRA MITO, SOSTE GOURMET E STREET ART


Nel giardino di Necci il tempo si è fermato. "Mo' sto bene" dice ai frequentatori del caffè ristorante storico, datato 1924, Pier Paolo Pasolini in una foto in bianco e nero: con lo sguardo sembra voler scrutare uno ad uno i frequentatori che varcano il cancello, alla ricerca di tranquillità e di buon cibo, per capire chi sono veramente e cosa pensano. Lui  in questo quartiere, fatto ancora di case basse e strade tanto strette che è meglio addentrarsi a piedi, ha girato il film 'Accattone' e vissuto pezzi di vita tradotti in letteratura. E' di Pasolini anche il volto-fumetto versione super-eroe mascherato che dalla parete dello stabile di fronte lancia un altro messaggio: "Io so i nomi". Street art e soste gourmet. Fra un murale e l'altro, spunta il cortile di Rosti. Dove una volta c'era un'officina, oggi c'è una cucina democratica, con girarrosto, fornelli a vista, tavoli sociali, rastrelliere per chi arriva in bicicletta e un'atmosfera molto rilassata. Per staccare la spina e riavvolgere il nastro della Capitale.




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