domenica 29 novembre 2015

ROMA, INTITOLATO A DE DOMINICIS IL PALAZZO DOVE VISSE E LAVORO'



A Roma ci sono targhe e iscrizioni per ricordare poeti, eroi, letterati, artisti. E pietre d'inciampo, per non dimenticare i martiri di Auschwitz. La piazza del Maxxi è stata intitolata ad Alighiero Boetti, Mancava un segno per Gino De Dominicis, artista indipendente e geniale. Il 29 novembre la cerimonia in via di San Pantaleo, tra Palazzo Braschi e la statua di Pasquino. 
Qui Simone Carella e Pio Monti hanno intitolato a De Dominicis, con una cerimonia, il palazzo al civico 66 dove ha vissuto e lavorato. 
"Quest’anno il 29 novembre cade di domenica, esattamente come nel 1998, giorno in cui  ha cessato di vivere. (...) In una città come Roma, che conserva sulle facciate di molti suoi palazzi la memoria di illustri ospiti che lo hanno abitato, con questa azione si vuole additare ai passanti la 'continua' presenza dell’Artista", hanno ricordato Simone e Pio.






Da oggi, negli stemmi laterali al portone d’ingresso sono 'incastonate' due immagini riferite all’Arte di Gino De Dominicis: 'Tentativo di Volo' e citazione: "Forse perché non sono mai riuscito a nuotare, ho deciso di imparare a volare. da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni. Probabilmente non riuscirò mai a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli ed ai figli dei miei figli e loro ai propri figli forse un giorno un mio discendente improvvisamente si troverà a saper volare (GDD)". 

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