Due americani, un francese e uno svizzero. No, non è l'incipit classico della tipica barzelletta che prova a farci ridere calcando sugli stereotipi. E' invece la formula applicata nel secondo capitolo del progetto Conversation Piece, curato da Marcello Smarrelli per la Fondazione Memmo Arte Contemporanea (iniziativa di Anna d'Amelio Carbone e Fabiana Marenghi Vaselli Bond), istituzione che fa convergere nel centrissimo di Roma artisti 'pescati' negli atelier delle accademie straniere, una delle tante ricchezze della città difficili da eguagliare.
"Il Grand Tour degli artisti in Italia (Goethe docet) non si è mi fermato. E Roma continua ad essere la meta dei desideri, il crocevia preferito da creativi e intellettuali alla ricerca di un capitolo importante della loro carriera", scrive a p. 113 Obelischi & Chignon, guida leggera alla Roma moderna. Le conferme del trend (senza soluzione di continuità attraverso i secoli) sono ovunque, basta saperle leggere, come accade alle Scuderie di Palazzo Ruspoli che attirano artisti, giovani e collezionisti con la stessa intensità del profumo dolce che attrae le api.
Un'opera di Shutter (sopra) e l'artista Jackson
La location è talmente importante e magnifica di suo, che basta riempire una fontana antica di birre e di ghiaccio, e il gioco (dell'accoglienza) è fatto!
A proposito, ecco i nomi dei magnifici quattro che hanno portato in mostra le loro installazioni e opere pittoriche: David Schutter (American Academy), Jackson (Accademia di Francia), Kilian Ruthemann (Istituto Svizzero), Maaike Schoorel (American Academy). Da visitare fino al 3 aprile 2016 in via Fontanella Borghese 56/b. Anche a scopo 'terapeutico', per una sana sessione di arte fra una seduta di shopping nel Tridente e un caffè in piazza San Lorenzo in Lucina.
Aperitivo nel cortile di Palazzo Ruspoli e l'installazione (a dx) di Ruthemann
Nessun commento:
Posta un commento