mercoledì 21 dicembre 2016

ROMA, DA RE(F)USE UN POMERIGGIO IN GLORIA DEL LETAME BIOLOGICO


Letame biologico in confezione sostenibile-chic da città



Due giovani creativi frequentatori di allevamenti. Un'imprenditrice agricola di fede biologica, paladina e designer del fashion etico. Un'artista trentina dal pennarello facile. Un attore vestito di marrone dalla testa ai piedi, e non per un caso. E poi un autore di testi teatrali, una regista, e tanti amici con il gusto per il calembour, ma non fine a se stesso. Nello spazio Re(f)use di Ilaria Venturini Fendi in via Fontanella Borghese si recita in vetrina il monologo 'Una vita di merda' di Francesco Randazzo, interprete Giovanni Carta diretto da Giusi Cataldo, mentre Laurina Paperina autografa i barattoli in edizione limitata di Real Shit, un gaudio per i contadini di città. Le etichette sono opera sua, mentre il contenuto, in dose da balcone e in latta spiritosissima, è un'idea di Federico Lodolini e Riccardo Mercati. Ecco un pomeriggio surreale e perfetto, in una Roma ancora capace di stile e ironia. 
A proposito: tutta la performance è dedicata al TTIP, il trattato USA-UE che rischia di diventare una seria minaccia per gli animali di allevamento e la biodiversità agroalimentare italiana, con gravi danni per la nostra salute.




Giovanni Carta si esibisce in 'Una vita di merda' da Re(f)use 


lunedì 12 dicembre 2016

ROMA. MONDELLIANI, IRONIA E COLORE PER LA BELLEZZA DELL'OCCHIO





Mondelliani, una boutique degli occhiali con una comunità intorno. Da lunedì 12 dicembre il brand romano amatissimo dai fanatici dello sguardo incorniciato con stile, ha aperto i battenti in via dei Prefetti 11, dopo aver disseminato tracce rilevanti di sè in via del Pellegrino (la sede storica), in via dei Bergamaschi e in via dell'Oca. Trent'anni di attività familiare, e ora il nuovo store elegante, raffinato, un salotto su due piani per la cura dell'occhio, e dintorni. Federico Mondello: "Noi siamo abituati a confrontarci con le grandi capitali, Parigi, New York, Tokyo, e continueremo a farlo da questo nuovo punto di incontro". Nel frattempo gli addicted delle mitiche 'pezzette' Mondelliani aspettano con ansia di conoscere il nuovo pezzo da aggiungere alla collezione ....

lunedì 19 settembre 2016

ROMA, UNA DONAZIONE STRAORDINARIA ALLA GALLERIA BORGHESE


Ritratto Giulio Sacchetti di Pietro da Cortona 

"Da tempo immemorabile un'opera di questa importanza non entrava nella collezione Borghese, e forse anche nel patrimonio dello Stato italiano", Con queste parole Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese apriva oggi a mezzogiorno la conferenza stampa di annuncio della donazione da parte della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti di un prezioso ritratto di Giulio Sacchetti realizzato da Pietro da Cortona.
"E' la dimostrazione che la trama delle dinastie romane che ha fatto Roma è ancora viva. E' anche un segnale che ci ispira ottimismo, un indicatore che la storia ancora funziona. Ora dobbiamo maturare un pensiero contemporaneo, nuovo e profondamente originale per dare nuove regole che ci permettano di stare meglio in questa città storicamente viva" aggiunge la direttrice Coliva. 



Da sin. Anna Coliva, Giovanna Sacchetti, Dario Franceschini

La marchesa Giovanna Sacchetti, mecenate di straordinaria e insolita generosità, è seduta in prima fila, e non sembra tradire particolari emozioni. Poco prima aveva posato sorridente davanti al dipinto insieme con il ministro Dario Franceschini. Il capolavoro ha un valore ingente, si parla di due milioni di euro in Italia, cifra che triplicherebbe all'estero. La Fondazione Sacchetti ha scelto di dare una dimostrazione di mecenatismo come partecipazione civile, rendendo così possibile il ricongiungimento di due dipinti che raffigurano due fratelli: Giulio Sacchetti andrà a stare accanto a Marcello Sacchetti, ritratto anche lui da Pietro da Cortona e già custodito nella collezione Borghese. Il museo-gioiello di Villa Borghese ha già le idee chiare sulla disposizione del nuovo arrivato, così come sui miglioramenti da mettere in cantiere nel prossimo futuro nell'ambito dei servizi, visto che la collezione adesso è ancora più perfetta. 




La marchesa Giovanna Sacchetti e il ministro Dario Franceschini

ROMA, CON LA CONSERVA DELLA NEVE ANTICIPO D'AUTUNNO


La tenda berbera al centro del Parco dei Daini

La Conserva della Neve oltre a diffondere la cultura del paesaggio e della biodiversità, rappresenta nella Capitale lo spartiacque fra la fine dell'estate e l'inizio della stagione autunnale, piena di promesse e di buoni propositi. E infatti i romani hanno affollato la quattordicesima edizione della mostra-mercato curata da Maria Cristina Leonardi e Lusi Nesbitt, non solo per affinare i propri pollici verdi, ma per praticare il giardinaggio come terapia contro la malinconia da rientro in città. Sabato 17 e domenica 18 settembre nel Parco dei Daini di Villa Borghese hanno visitato i tanti piccoli giardini segreti allestiti dai cento espositori selezionati della Conserva, dove a comandare non erano solo le piante rare, i bulbi scenografici, le orchidee preziose, ma anche gli accessori vintage e le prelibatezze gastronomiche arrivate da tutta Italia e oltre. La cura del green, insomma, funziona sempre. Ora più che mai.
Frutti antichi e zucche multiforme e multicolori 

mercoledì 4 maggio 2016

FIRENZE, GALERIE CLICHY. PARTE IL CICLO 'ARTISTI IN LIBRERIA' CON ANDREA PINCHI

A Firenze c'è una libreria indipendente che si è conquistata in pochissimo tempo uno spazio importante nel quartiere, diventando salotto di lettura, punto di incontro e  indirizzo di riferimento per la Firenze Oltrarno. Ora diventa anche spazio espositivo. Il 5 maggio alle 17,30 Galerie Clichy (via maggio 13R) inaugura il ciclo Artisti in Libreria, dedicato ai temi della lettura e della scrittura, con la mostra di Andrea Pinchi



Pinchi, cinquant'anni, umbro, presenta sedici quadri e quattro sculture. I quadri, dipinti su tavola con inserti di piombo vergine del Seicento, lacerti di pelle d'agnello del Settecento, carta da musica dell'Ottocento. Le sculture, in legno di noce quattrocentesco, consumato, rugoso, tarlato e reso vivo dall'acrilico rosso che l'artista ha fatto assorbire da tutti i pori. 
Lauretta Colonnelli, animatrice della serie, ha firmato il catalogo originale distribuito in tutte le librerie italaine: ad ogni dipinto è abbinato il testo che ha ispirato l'opera. I brani sono di Herman Hesse, Italo Calvino, Sigmund Freud, Charles Bukowski, Dante, Antonio Pennacchi, Eraclito, Mordecai Richler. 

lunedì 25 aprile 2016

ROMA, L'UOMO PERFETTO? VA IN SCENA AL TEATRO PETROLINI DI TESTACCIO




Un uomo perfetto con un passato segreto. Una moglie troppo severa. Una sorella nubile rompiscatole. Una bellissima avventuriera in cerca di uno scandalo e un affascinante scapolo che dovrà capitolare. Una miscela esplosiva ricca di colpi di scena. Insomma: "A Perfect Man!", spettacolo scritto e diretto da Viviana Lentini (autrice teatrale e cinematografica. Il suo lungometraggio '4021' ha partecipato all'Ischia Film Festival 2015').
Una scoppiettante commedia in scena dal 26 aprile all'1 maggio al Teatro PetroliniLa compagnia teatrale mdma torna sulle scene, dopo essersi aggiudicata il premio come Miglior Regia a Viviana Lentini e le candidature come Miglior Spettacolo e Miglior Attore Protagonista al Testaccio Comic Off 2015 per 'L'importanza di essere Onesto!'.
Un gruppo composto da giovani e promettenti attori diplomati alla scuola d'arte drammatica Teatro Azione


Francesco Rizzo è Robert E. Taylor, membro della Commissione Petroli Americana, è candidato a Senatore dello Stato di New York. Lo stesso New York Times parla di lui come di 'Un Uomo Perfetto' senza macchia alcuna. La sua campagna politica si basa su valori quali la correttezza e l'onestà. Eppure Robert E. Taylor nasconde un piccolo segreto nel suo passato, che lo rende molto meno incorruttibile di quanto lui stesso voglia far pensare... 

Gaia Petronio è Cora Jacqueline Taylor, giovane moglie del futuro Senatore dello Stato di New York, la donna perfetta. Dolce e austera allo stesso tempo, ha a cuore il meritato trionfo politico dell'uomo meraviglioso di cui è perdutamente innamorata da anni. Per Cora, Robert rappresenta un ideale. Nulla può offuscare l'immagine perfetta che ha del marito, tranne una donna intrigante e perfida arrivata a New York dall'Europa per creare uno scandalo e gettare la brillante carriera di suo marito nel fango... 


Robert e Cora, la coppia perfetta (?)


Francesco Di Stefano è John James Preston, un ricco ereditiere di origine britannica che risiede a Park Avenue. Pigro e dissoluto, sperpera quotidianamente il suo patrimonio 'ridistribuendolo' presso ogni bella e discinta soubrette di Broadway. Lavoro, matrimonio e altruismo non fanno per lui, almeno fino a quando non si scontrerà con l'indomabile sorella del futuro, e severo, Senatore Robert E. Taylor e si troverà invischiato, suo malgrado, in un sicuro scandalo. Solo allora la sua vita diventerà tremendamente eccitante e ricca di sorprese... 


John James, l'ereditiere dissoluto 

Nel cast: Laura Du Bois (Silvana Prestipino), Petunia Phipss (Ilaria Annunziata), Niki Taylor (Deborah Rinaldi), Tommy Ochs Sulzberger (Emiliano Guido). 

Per info: Teatro Petrolini, 06 5757488 - mdma.compagnia@gmail.com







  


venerdì 22 aprile 2016

NATALE DI ROMA, MAUPAL A TESTACCIO RAPPRESENTA LA CITTA' ETERNA CON 'ROMANTAO'

Maupal, al secolo Mauro Pallotta. Professione, street artist. Per il Natale di Roma  #2769 a Testaccio, negli spazi della Città dell'Altra Economia, ha portato avanti con una performance live la nuova opera dedicata all'Urbe. Si intitola 'RomanTao'. 
Mentre nella spianata di Campo Boario prendeva forma il set di Eterna per una festa di piazza lunga cinque giorni (dal 21 al 25 aprile) tra musica live, food truck dai nomi fantasiosi e dalle forme ancora più stravaganti, mercatino vintage e burraco, M. racconta il concept alla base dell'opera: "Roma è un ossimoro, è yin e yang. Roma è bellissima ma è anche brutta, è piccola ma anche grande. In questo caso io l'ho fatta vera ma bugiarda. E' Roma come la vedo io, piena di controsensi". Risultato: un Pinocchio vitruviano nel perimetro rotondo della Bocca della Verità.


Maupal lavora all'opera 'RomanTao' (ph. R.Petronio)

Gli artisti come Maupal hanno forse preso il posto di Pasquino (la statua 'parlante', la voce del popolo di Roma)? M.: "Probabilmente si, perché le vere verità oggi si fa fatica a sentirle, e allora si fa prima a disegnarle". Altra opera esemplare di Maupal, in questo senso, è quella intitolata 'Gli esodati': la Lupa si morde la coda, mentre Romolo e Remo sono costretti a partire tirandosi dietro i trolley, con un volo low cost verso altre capitali.... 



 'RomanTao' apre la manifestazione Eterna per il Natale di Roma (ph. R.Petronio)

mercoledì 20 aprile 2016

MILANO, FUORISALONE. SPELTA TORNA NELLO SPAZIO DI ROSSANA ORLANDI. ED E' SUBITO FUORI FORMATO


Damiano Spelta, milanese, classe 1966. Ex pilota di offshore, imprenditore, per la seconda volta durante la Design Week 2016 si ritrova nel bouquet cosmopolita dei designers arrivati da ogni angolo del pianeta per esporre le loro produzione nello spazio più conteso di Milano, quello di Rossana Orlandi. La prima volta nel 2015, un'opera di Spelta a forma di maschera da snorkeling, fuori formato, coloratissima, provocatoria, spunto' nell'iconico cortile dello spazio RO. Nel 2006 c'era stato il debutto, con una poltrona a forma di bocca, tra dadaismo e pop art.


Damiano Spelta nello spazio Rossana Orlandi (ph. R.Petronio)

Le sue opere si tengono in bilico fra arte e design. “Non cerco di inventare forme nuove. Piuttosto ingrandisco gli oggetti, cercando di dare sempre una funzionalità alla versione finale. L'orologio diventa una sedia, l'accendino e' una lampada, e il rossetto diventa il Lipztable, un componente d'arredo”. Tutti elementi fotografatissimi, e desiderati, come fu nella scorsa edizione la tavoletta di cioccolato svizzero gigante, da mangiare con gli occhi. Perché' Milano e il Salone hanno una capacità di attrazione così forte? “Siamo nella creatività, e soprattutto nella manualità, i numeri uno nel mondo, quindi tutti vengono ad attingere a questa grande fucina.





Il Lipztable di Damiano Spelta (ph. R.Petronio)

L'Italia vista sul mappamondo e' piccola, ma da noi si concentra tutto il meglio, la storia, l'arte, il design”Quali sono i tuoi punti di riferimentoGaetano Pesce con il quale ho collaborato ad un progetto per la Triennale, e poi Ettore Sottsass, Mendini, Branzi. Ma ho rapporti diretti anche con l'arte. Ho appena partecipato alla mostra di gioielli d'artista 'Sfioro', allestita da 10 Corso Como con artisti come Paladino, Isgro', Cucchi, Cattelan”. Ora Spelta sta pensando di attraversare l'Oceano e di andare a presentare i suoi lavori a Miami, la città americana che a dicembre diventa la patria dei creativi e degli artisti. “Vedrei bene lì la mia opera dedicata alla Cinquecento. Una macchina creata per un portafoglio popolare, al contrario della banconota da cinquecento euro con la quale l'ho rivestita".



Damiano Spelta e la Cinquecento (ph. R.Petronio)

venerdì 15 aprile 2016

A MILANO IL DESIGN, A ROMA IL PAESAGGIO. IN DUECENTO PER IL PROGETTO MONTEVERDI


Mentre a Milano impazza il design internazionale, a Roma i cultori del bello si cibano di paesaggi italiani. Per la serie "nuove mete sicure", tra la placida Scozia e la remota Nuova Zelanda, ecco la splendida e armonica Toscana. I visitatori stranieri del Bel Paese la conoscono bene, la amano, la venerano, la scelgono come buen retiro, soprattutto perché tra le dolci colline del Chianti - un esempio fra mille - possono trovare il meritato riposo fisico e mentale in un'oasi-approdo, dopo aver portato a termine il più classico dei Grand Tour in Italia, fra Roma, Venezia, Firenze, Capri. La new entry very chic in questo scenario è Monteverdi, un borgo ristrutturato con maestria dalla designer Ilaria Miani e portato alla ribalta dall'avvocato e patron americano Michael L. Cioffi, innamorato pazzo del territorio della Val d'Orcia, e in particolare di Castiglioncello del Trinoro.




Dal libro 'Monteverdi. Un paese in Toscana' 

Amore a prima vista, poi il progetto che ha portato a compimento un villaggio-resort ideale per praticare 'l'art de vivre', mille miglia lontani dalle frenesie contemporanee.
Alla presentazione del libro che celebra l'armonia di Monteverdi e lo spirito di recupero e conservazione del paesaggio che ha guidato il progetto, c'era tutta la Roma che ama le cose belle, riunita nella galleria di Lorcan O'Neill in via dei Catinari, indirizzo cosmopolita con sede nelle ex scuderie di Palazzo Santacroce, con fontana barocca in cortile dalle linee mozzafiato. Bellezza chiama bellezza.


Il cortile della Galleria Lorcan 'Oneill in via dei Catinari (foto L. Puccini)



Da sinistra, Marco Passuello, Toto Bergamo Rossi, Ilaria Borletti Buitoni, 
Francesco Landi e Ilaria Miani (foto L. Puccini)

lunedì 11 aprile 2016

ROMA E IL NEOREALISMO: KENTRIDGE E PEI-MING SCELGONO LO STESSO FRAMMENTO DELLA STORIA


'Roma città aperta', il capolavoro cinematografico di Roberto Rossellini, torna in primo piano grazie a due personalità tutt'altro che native della Città Eterna. Nell'Urbe però hanno voluto, eccome, lasciare il segno. A Piazza Tevere il sudafricano William Kentridge ha appena visto concludersi la messa in opera della sua opera 'Triumphs and Laments', il fregio dedicato alla storia di Roma che conta ottanta figure per cinquecento metrI di affresco sul muraglione che va da ponte Sisto a ponte Mazzini. Dalla Lupa a Pasolini, passando per la scena madre del neorealismo italiano. L'inaugurazione è prevista per il 21 aprile, ma la processione di visitatori è già iniziata grazie al passaparola. Stessa inquadratura a Villa Medici, dove Yan Pei-Ming nella collezione di dipinti che rappresentano la sua personale narrazione di Roma, città che lo ha accolto anche come borsista dell'Accademia di Francia, tra i ritratti dei Papi, la Fontana di Trevi, i riferimenti a Caravaggio e Velazquez, inserisce il celebre frammento in bianco e nero che fissa il momento dell'uccisione della partigiana Pina, interpretata dall'icona Anna Magnani. Simmetrie, coincidenze, indizi: ancora una volta, con la loro capacità di sintesi del dna che sorregge i setti colli, gli artisti stranieri dimostrano di possedere quella speciale visione di Roma di cui si sentiamo, sempre più forte, il bisogno.



Rossellini secondo William Kentridge



Rossellini secondo Yan Pei-Ming

domenica 10 aprile 2016

ROMA, L'ARTE VA AL MERCATO (PRATI) E SCOMMETTE SULL'ORARIO SERALE

Ancora Mercato Prati. Dopo la presentazione del libro Obelischi&Chignon nell'ora di punta della spesa del sabato mattina, un altro evento sceglie come teatro lo spazio liberty di piazza dell'Unità dove tra i banchi di frutta e verdura sono fiorite nuove botteghe creative, come la libreria gourmet Racconti di Gusto, il bazar Magazzino 23.9, e le boutique Banco Trentaquattro e Toc Toc. Venerdì 15 in orario serale (dalle 18,30), a banchi chiusi, irrompe l'arte e si mescola con i sapori di stagione. Takeawaygallery presenta il l'evento Sottocosto#3, una mostra di Claudio Andreoli
Le nuove imprese (al femminile) del mercato sono ben decise a far vivere lo storico spazio del mercato (un set urbano bellissimo) fuori dall'orario ordinario di attività. Come accade da tempo nelle grandi capitali europee...





L'invito



Il volantino in stile promozione della grande distribuzione 



giovedì 17 marzo 2016

ROMA, MANGA CONTEMPORANEO E FIORITURE LEGGENDARIE ALL'ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA


Non ci sono solo le fioriture del bellissimo giardino giapponese. Questo inizio di primavera all'Istituto Giapponese di Cultura, anche il fumetto contemporaneo reclama attenzione. Lo Hokusai Manga del diciannovesimo secolo è infatti al centro di un interesse crescente, in particolare con l’artista ukiyoe Katsushika Hokusai considerato dagli appassionati  del genere l’antesignano del manga d’oggi. Una conferenza fissata per giovedì 17 marzo alle 18,30 (via Antonio Gramsci 74) offre una doppia opportunità, anzi tripla: primo, scoprire cosa hanno in comune la narrativa grafica attuale e i disegni stravaganti del maestro; secondo, visitare la mostra 'Manga Hokusai Manga' (aperta fino al 7 aprile); terzo, prenotare in loco una visita (fra gli appuntamenti che si rinnovano a numero limitato ogni mese di aprile) all'edificio in stile Jap di Valle Giulia - l'area romana a più alta concentrazione di Accademie Straniere - e agli spazi esterni, trionfo di botanica orientale e di bellezza del verde e dello spirito, secondo i canoni millenari del Sol Levante.




 Hokusai Manga, il passato


Yuichi Yokoyama, il contemporaneo

lunedì 14 marzo 2016

ROMA, MADELEINE A PRATI, IL QUARTIERE DELLE SPERIMENTAZIONI SOCIAL-GASTRONOMICHE


Atmosfera vintage

Prati, ovvero il quartiere romano a più alta densità di sperimentazioni social-gastronomiche. Dietro l'angolo dello storico bar Antonini (il regno delle immutabili tartine alla maionese con caviale, porcini, polpa di granchio), ai margini del dedalo di strade più battuto dai gourmet amanti della sosta bar, ha aperto i battenti da qualche tempo il salotto di Madeleine. Il nome è ispirato al dolcetto made in France a forma di conchiglia, qui servito nelle varianti allo zenzero, al pistacchio, alla cannella: una compagnia perfetta per il tè verde alla menta. Sembra di fare un tuffo nelle atmosfere della Ville Lumière tendenza Belle Epoque, grazie alle carte da parati floreali, ai servizi di vasellame dal sapore ottocentesco, ai tulipani freschi nei vasi decò, e alle divise dei giovanissimi che 'consegnano' ai tavoli di legno scuro, cocktail d'autore, menu di mezzogiorno e serali, tè profumati di metà pomeriggio.
Madeleine in via Monte Santo suona un po' come la risposta francese a Babington's, l'inglesissima e iconica Tea Room di piazza di Spagna. Insomma, Roma ha voglia di viaggiare con il gusto e con la fantasia, ma senza staccare il biglietto. Viziata dal fiorire continuo di nuovi locali venuti su con una cura estrema per la scenografia e la regia, dove i piatti sono il coronamento di un'esperienza che coinvolge tutti i sensi. 




Cucina a vista su strada 



Collezione di farfalle 

giovedì 3 marzo 2016

ROMA, GIULIA MARIA CRESPI E IL "PATRIOTTISMO DELLA BELLEZZA"


Fulminante. Combattiva. Lapidaria. La fanciullina (o per chi preferisce, la zarina) Giulia Maria Crespi è scesa a Roma per presentare il racconto autobiografico 'Il mio filo rosso'. Nel cinquecentesco Oratorio del Gonfalone c'è un'aria solenne. Gli ospiti prendono posto in silenzio, sopraffatti dalla bellezza degli affreschi dedicati alla Passione di Cristo, ma anche dall'imminente comparsa della fondatrice del Fai. Il lungo tavolo dei relatori fa scattare il meccanismo di associazione, il pensiero corre ad un altare. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, è già seduto e attende leggendo i suoi appunti. Gli altri scelgono invece di entrare tutti insieme, fanno ala all'autrice, carismatica, in rosa confetto, perfettamente in sintonia con i dettagli tessili dell'opera alle sue spalle che ritrae la Crocifissione. "La bellezza e l'armonia devono esistere in tutto, tutto è collegato" ricorda la signora Crespi. "E' il patriottismo della bellezza che ha fatto nascere il Fai". Era il 1975. Oggi a commentare le sue pagine e la sua storia esemplare ci sono Ernesto Galli della Loggia (sull'esperienza al Corriere della Sera), Antonio Polito, Paolucci (come la Crespi sta alla bellezza e all'armonia) e Andrea Segrè (l'impegno per la difesa del paesaggio). In platea volti legati a battaglie ambientaliste, come Fulco Pratesi e Carlo Ripa di Meana, e anche l'autore di 'Ritratti Italiani' Alberto Arbasino.



L'Oratorio del Gonfalone - @R.Petronio



mercoledì 2 marzo 2016

ROMA. OBELISCHI&CHIGNON AL MERCATO PRATI OSPITE DELLA LIBRERIA RACCONTI DI GUSTO


"Per immergersi nella vita di un quartiere, e capire come cambia o come potrebbe cambiare sia il quartiere che la città, funziona ancora la regola di passare qualche mezzora nei mercati rionali. (...)". E' scritto a pagina 46 di Obelischi&Chignon, capitolo Food. E per prendere ancora di più alla lettera questo suggerimento, la guida leggera alla Roma moderna sabato 5 marzo 2016 passerà la mattina al Mercato Prati, tra i banchi della frutta e della verdura, ma non solo, ospite di Racconti di Gusto. Da novembre questa libreria indipendente, specializzata in enogastronomia - dalle ricette alla narrativa basta che si parli di cibo e dintorni - si è insediata nel box 33 una volta occupato da un banco di alimentari. E periodicamente si diverte ad organizzare incontri con gli autori durante gli orari di punta della spesa quotidiana: un piacevole diversivo che aiuta il mercato a coinvolgere il quartiere, e ad attirare l'attenzione della città.




L'invito alla presentazione di O&C 

Questo è un invito a scoprire una Roma inedita con la complicità di O&C, ma soprattutto ad assaporare l'atmosfera del mercato di piazza dell'Unità dove grandi e piccole novità avanzano, come Banco Trentaquattro (tessili e maglieria) e Magazzino 23.9 (oggetti originali creati con materiali di riciclo, da tutto il mondo e a km zero). E poi, fra una chiacchiera e l'altra, si può riempire il carrello con tante cose buone! Un dettaglio tutt'altro che secondario. 




L'ingresso del Mercato Prati


La libreria Racconti di Gusto vi aspetta sabato 5 marzo con O&C 


lunedì 29 febbraio 2016

ROMA, 'L'ORA DEL TE'' DI PIETRELLA AL MACRO DI VIA NIZZA. A COLPI DI TIMBRO DATARIO


L'artista Federico Pietrella al Macro con la personale 'L'ora del tè' - @R.Petronio

Le sue opere sono un po' come la settimana enigmistica, nel senso che vantano numerosi tentativi di imitazione. Ma il tocco di Federico Pietrella, romano classe 1973, è riconoscibile e molto personale. E' l'artista che si rivolge alla carta o alla tela non con un semplice pennello, ma con un inedito timbro datario. Sì, proprio un esemplare di quella classica cancelleria da ufficio che abbiamo sempre visto (o immaginato) nelle mani di burocrati  e professionisti, protagonista di gesti freddi e consumati. Ma a questo sistema meccanico di scansione del tempo, Pietrella ha sovrapposto una carica di poesia e intensità, elevando il sigillo dalla condizione di registro distaccato di eventi e documenti, a strumento che cristallizza la parte migliore del calendario, e della memoria. La sua personale di sei lavori, sintetizzata sotto il titolo 'L'ora del tè. Tea time', è stata inaugurata al Macro di via Nizza il 17 febbraio scorso, e resterà visibile al pubblico fino al 15 maggio 2016.
Il curatore Costantino D'Orazio scrive dell'artista: "(..) Le sue immagini nascono dalla sovrapposizione della pittura attraverso i timbri che lasciano impressa sulla tela la data del giorno in cui l’artista ha lavorato. Ogni quadro conserva quindi la memoria del tempo che è stato impiegato per la sua creazione, registrato dai singoli gesti di Pietrella. In questo modo, il suo lavoro si trasforma nell’accumulazione progressiva di impronte, in cui ogni suo colpo di timbro rimane visibile e incancellabile, senza offrire all’artista la possibilità di tornare indietro e ripensare l’immagine. Grazie alla diversa pressione delle timbrature, l’artista riesce a produrre sfumature e definire i volumi delle sue figure, per lo più legate all’immaginario della sua vita quotidiana". Molto interessante, vale un giro nel Museo d'Arte Contemporanea Roma. 




L'opera 'Dal 26 Aprile al 30 Giugno 2015 (Tiergarten)' di Pietrella - @R.Petronio


mercoledì 24 febbraio 2016

ROMA, IN VIA GIULIA I COLLAGES DI GIULIA. NUOVI LINGUAGGI D'AUTORE


'Kg e gr' di Giulia Gensini

E' il momento del collage. Ironico, innocente, ruvido, patinato, retrò, colorato, futurista, realista. Notizia di questi giorni: l'artista cinese Hong Hao ha realizzato collage con tutti gli oggetti che usa ogni giorno. Il progetto fotografico lo ha impegnato dodici anni. Scoperta di qualche giorno fa: esistono app da scaricare sullo smartphone per realizzare collage con le foto della nostra libreria. Tracce di collage sono state 'rinvenute' anche in via Giulia 111 negli spazi di Arthes Gallery, dove Giulia Gensini sta esponendo al pubblico una serie di opere nelle quali parole e immagini collaborano generando nuovi significati. Diplomata allo IED in Grafica Pubblicitaria e Comunicazione, Giulia ha modificato radicalmente il suo rapporto con le copertine fresche di stampa e con le pagine dei settimanali di moda. Invece di crearne di nuove, ha preferito smembrarle e poi ricomporle secondo uno schema del tutto personale.  

Scrive dell'autrice Sara Fiorelli, curatrice della mostra 'Interazioni' insieme con Elena Busetta: "Sfogliando la collezione di riviste accumulate sulla sua scrivania, si scovano pagine interrotte, dettagli mancanti e parole incomplete. Ogni ritaglio compiuto è un tassello di un puzzle che non si ricompone regolarmente, congiungendo gli incavi alle protuberanze, ma viene fagocitato nel turbine di un campo magnetico, dove, per forza d'attrazione, si collega ad altri ritagli dando luogo ad inaspettate interazioni". 
Fino all'11 marzo 2016.