martedì 29 dicembre 2015

ROMA, L'EX DOGANA E L'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE CULLA PER VISIONARI





La copertina di Obelischi&Chignon

È la riscossa, anzi la consacrazione di un genere urbano. Nella Capitale e' il momento dell'ex, del passato che torna, del dismesso che diventa futuro. Gli esempi. L'ex Poligrafico dello Stato, ex Zecca per dirla in modo più disinvolto, “ha ballato per soli nove giorni la scorsa estate dopo un lungo periodo di oblio” (come ricorda la guida di Roma Obelischi&Chignon a pagina 71), ma tanto è bastato per rilanciare un format, insieme con lo storico edificio di piazza Verdi che racchiudeva nello stesso perimetro fabbrica e uffici, turni di lavoro e spazi di rappresentanza. Diventerà un albergo di lusso, ma nel frattempo ha contribuito ad ingrossare le fila delle location un tempo destinate al produttivo, ora consacrate a destinazioni urbane che fanno rima con arte, creatività e socialità. L'ex Pastificio Cerere da almeno dieci anni è luogo di riferimento per artisti e collezionisti, dopo aver prodotto il Gruppo di San Lorenzo. E ancora ospita nei loft e negli spazi comuni una comunità di artisti affermati ed emergenti. Dall'altra parte della città c'è l'ex Cartiera Latina, immersa nel parco dell'Appia antica, dove si passano il testimone festival di musica e di arte contemporanea. Lo scenario è perfetto per fare cultura. A Testaccio e'  realtà consolidata l'ex mattatoio, una sede della museo Macro, con tanto di recinti per il bestiame, ganci e vasche de La Pelanda a vista: produce un evento dopo l'altro. Ha tirato la volata anche alla nuova vita del mercato rionale del food di Testaccio, dove si danno appuntamento chef stellati e virtuosi dei fornelli. 
Una rincorsa necessaria per arrivare a parlare dell'ex Dogana di San Lorenzo, “... un altro complesso ex industriale .. (ri)emerso dal tessuto urbano per diventare contenitore di nuove esperienze” (Obelischi&Chignon, pagina 65). Due indizi soprattutto raccolti nelle ultime settimane ci portano dentro al fenomeno ex, e riguardano nello specifico i 24mila quadrati tra Termini e Pigneto. Sono in corso grandi manovre per l'evento di fine anno, con djs all'opera per far suonare quattro ambienti diversi: The Magick Bar, Goa Nozoo, Anarchy in The Club, K Party. E poi: AltaRoma per la fashion week capitolina edizione gennaio 2016, ha scelto proprio la Dogana come nuovo quartier generale. Attratta dal fascino dell'archeologia industriale, in linea con le altre metropoli che hanno già inglobato nella mappa cittadina fabbriche dismesse. Il loro appeal underground rientra a pieno nel concetto di factory da riempire con nuove visioni.



mercoledì 23 dicembre 2015

ROMA, L'ESPERIENZA DI TEVERETERNO, ONLUS CHE CREDE IN KENTRIDGE E IN PIAZZA TEVERE



Piazza Tevere - Foto di Luca Marcotullio


Quando si dice che i residenti stranieri tengono alla Capitale ancora più degli stessi romani. Tevereterno è una onlus fondata da Kristin Jones, artista visiva americana innamorata della Capitale e del suo fiume, con tutto quello che già rappresenta e che potrebbe rappresentare nel futuro prossimo. Attorno al corso centrale del Tevere ha creato un movimento di opinione, un gruppo di volontari, una comunità decisa a riportare il corso d'acqua urbano “a svolgere un ruolo vitale nella Città Eterna”. Sono le parole di Tom Rankin, direttore dell’associazione che alle porte del Natale, e al termine di un anno impegnativo, ricorda: “Stiamo lavorando per il progetto 'Triumphs and Laments' dell’artista William Kentridge, realizzato attraverso un processo di pulitura selettiva, sotto la direzione artistica della fondatrice di Tevereterno, Kristin Jones. Triumphs and Laments, il fregio più grande mai realizzato da Kentridge, verrà svelato al pubblico il 21 aprile 2016, Natale di Roma, con una premiere internazionale”. 


                                       Kristin Jones con William Kentridge alla  Biennale di Venezia

Ecco come si (ri)porta Roma sulla ribalta, semplicemente attingendo alla sua Storia e mettendo in contatto le sue radici millenarie con il contemporaneo capace di produrre un nuovo linguaggio. Oltre a questo progetto, Tevereterno lavora costantemente “per consolidare Piazza Tevere - fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini - come luogo urbano vibrante per Roma”, coinvolgendo i cittadini amanti dell'arte ma anche sostenitori e/o volontari, che vogliono finalmente vedere le sponde del Tevere con occhi diversi, e credono nel fiume come centro della città, culturale e sociale, e spazio pubblico da vivere. Evviva. 








lunedì 21 dicembre 2015

ROMA, UN VIDEO DEGLI STUDENTI DI CINEMA RUFA SULLA PERFORMANCE DI REYES AL MAXXI




Una grande installazione quella di Pedro Reyes al Maxxi. Armi scomposte e ricomposte per diventare strumenti musicali meccanici. Geniale e pacifista, spiazzante ed elementare nel messaggio che diffonde: l'opera 'Disarm' è stata realizzata con le armi raccolte e distrutte dall’esercito del Messico. Il 10 novembre scorso, durante il vernissage della mostra 'Transformers' curata da Hou Hanru, l'artista messicano aveva accolto il pubblico radunato davanti al suo lavoro proprio con un concerto, eseguito dall'inedita ensemble, difficile da dimenticare. In quell’occasione, Alain Parroni, Elisabetta Ariemma, Mino Capuano e Marco Luisetto, tutti studenti della Rome University of Fine Arts (RUFA) al terzo anno di cinema, girarono un video di documentazione dell’evento. L'opera è ora inserita in mostra, e accompagna il lavoro di Reyes che dal giorno dell'inaugurazione continua a riempire le sale del museo di via Guido Reni di suoni e di 'warnings' contro la guerra, e soprattutto contro il traffico di armi. Fino al 28 marzo 2016.



venerdì 18 dicembre 2015

ROMA, APPUNTI IN ORDINE SPARSO SULL'ULTIMA SETTIMANA DI SHOPPING NATALIZIO



Lo shopping di lusso tira la volata all'ultima settimana di acquisti. L'eco suscitata dalla vendita speciale di Roger Vivier per Oxfam Italia forse si aggiudica il podio fra le emozioni più forti in zona pacchetti di Natale. Alle Officine Farneto (via Monti della Farnesina 77), location post-industriale nelle adiacenze dello stadio Olimpico, fino a domenica 20 dicembre sono in vendita (con uno sconto notevole) oltre 12.000 pezzi tra borse, calzature e accessori della iconica maison, nota per la storica fibbia che decora la punta di ballerine e décolletés, la 'bouclé' resa celebre da Catherine Deneuve. 
Uno status symbol. Il charity è alimentato dal passaparola delle fashion-addicted romane. Certo, i giochi sono iniziati mercoledì 16 dicembre e molti oggetti del desiderio hanno già trovato la loro nuova destinazione, ma la dotazione è notevole, dunque vale la pena provare. 


Accessori Roger Vivier, dal sito Luisaviaroma.com

In questa settimana di avvicinamento al traguardo del 25 dicembre, va messo in agenda anche il Christmas Opening dell'atelier di Lucia Odescalchi. E' tradizione che si possa scegliere il proprio bijoux tra pezzi unici e must di vicolo del Piombo (piano terra di Palazzo Odescalchi), fino alle 6 pm del giorno della vigilia (24 dicembre). Per il terzo giorno consecutivo, sabato 19 dicembre 2015, champagne & fun in via Giulia per la Christmas Sale dei Kimono Limited Edition di Ludovica Amati. Un pezzo passepartout e senza tempo da aggiungere al guardaroba. 


I tessuti di Cristina Bomba 

A proposito di pezzi evergreen: da Cristina Bomba in via dell'Oca c'è l'imbarazzo della scelta. Dai gioielli One Eye Love di Emiliano Maggi (protagonista della mostra Three Romans nella galleria Lorcan O'Neill fino al 16 gennaio 2016) ai cappotti dalla linea originale e colori di grande personalità. Un tocco di follia? I profumi della boutique Moschino in via del Babuino: dall'orsetto di peluche ('This is not a Moschino Toy') al dispenser Fresh Couture (la confezione è identica a quella dello spray per lucidare i vetri!). Ironia al profumo di bergamotto e mandarino.









lunedì 14 dicembre 2015

ROMA, I COLLAGES DI JASMINE BERTUSI ALLO SPAZIO CERERE. TRA DEJA' VU E VISIONI



La locandina della mostra 

Ha messo da parte per un momento la fotografia, troppo forte il coupe de foudre con il collage. Jasmine Bertusi dal 14 dicembre 2015 (vernissage dalle 19 alle 21), atterra in un loft dello Spazio Cerere per presentare la mostra 'L'Heure du Soir', e il suo entusiasmo è contagioso. Un'evoluzione che suona come una rinascita. Ho incontrato Jasmine nel 2013, per un'intervista da inserire nel libro 'Romane' dedicato alle donne contemporanee della capitale. Odio e amore per questa città: "Questa è la mia Jamaica" diceva indicando la vegetazione fuori dalle vetrate del suo appartamento, ma anche "A trent'anni sei troppo giovane per Roma. Devi aspettare almeno i quaranta o cinquanta per avere ascolto". Il suo progetto fotografico 'SopraSottoSottosopra' (2004), con i monumenti-icona trasformati in soggetti onirici, galleggianti nello spazio, portato negli spazi urbani en plein air, è stato vissuto (e vinto) con l'energia della sfida. Lo stesso carattere fantastico, unito all'attitudine di scomporre e assemblare immagini, messa a punto in 10 anni di lavoro nel mondo della fotografia (artista e anche professionista per la pubblicità, la grafica, la produzione televisiva, la moda), ha prodotto la nuova collezione realizzata manualmente con la tecnica del collage. Jasmine per i suoi lavori ha riutilizzato vecchie riviste e giornali d'epoca, ricordando l’importanza del riciclo, e proponendo soprattutto un "piccolo archivio personale di documenti d’epoca che hanno concretamente contribuito a veicolare quell’immaginario collettivo glam, pop e apocalittico che ancora ci appartiene,  anche se oggi, in buona parte, ha traslocato in rete".  Da non perdere, fino al 20 dicembre (su appuntamento 339 2174133). 


sabato 12 dicembre 2015

ROMA, AL MAXXI IL NUOVO BOOKSHOP IN VERSIONE 'INEDITA'




Design etico nel nuovo bookshop del MAXXI 

Doppia novità al MAXXI. Una nuova mostra, per cominciare: 'Istanbul. Passion. Joy. Fury', coinvolgente, spiazzante, colorata e rumorosa. Quarantacinque artisti e architetti dalla metropoli turca arrivano a Roma per raccontare i cambiamenti sociali e urbani, e soprattutto la generazione Gezi Park. Altro che estetica, qui l'arte si occupa di politica. In questo scenario pieno di stimoli, ecco la versione 2.0 del bookshop che siamo abituati a visitare nel foyer del Museo. E' tutto cambiato: Daniele Ciccaglioni dopo anni di esperienza nelle libreria di famiglia (Arion) ha preso in mano lo spazio e lo ha trasformato, eccome. Inedita sceglie e presenta libri di arte, fotografia, guide di Roma, moda, cucina, e pubblicazione per i più piccoli. Una parentesi: agli osservatori più attenti non sarà sfuggito che questa piazza esterna del Museo (intitolata al grande Alighiero Boetti) è stata adottata dal quartiere. Le famiglie ci vengono volentieri con i bambini che giocano all'aperto, e al sicuro sotto l'ala protettiva dell'Arte. Piccoli visitatori crescono. 



Daniele Ciccaglioni, ideatore dello spazio Inedita_Roma 

Tornando fra gli scaffali di questa wunderkammern, scopriamo oggetti di design originali e altri di fattura solidale, cartoleria raffinata, e opere d'arte. Valeria Catania, artista leccese trapiantata a Roma, ha conquistato il suo posto in prima fila con le sculture fatte utilizzando materiale di recupero, parte della serie 'Chirurgia Plastica', già presentata a Palazzo Campello durante l'edizione 2015 del Festival dei 2Mondi di Spoleto. Inedita è una piacevole sosta prima e dopo il giro tra le collezioni, ma anche una meta per blitz estemporanei.



L'opera 'chirurgica' di Valeria Catania 

venerdì 11 dicembre 2015

ROMA, AL CAFFE' GRECO IN COMPAGNIA DI ORSON WELLES E IRVING PENN




Sulle tracce di Irving Penn e del caffè letterario. Ecco un altro buon motivo per sedersi ad uno dei tavolini dello storico Caffè Greco. Uno dei pochi che resistono alla progressiva e inesorabile "(...) globalizzazione romana dello still life da bar" (dalla guida Obelischi&Chignon), tendenza bistrot. Seconda sala entrando da via Condotti, angolo a destra. La grande foto occupa un'intera parete. E' stata scattata nel 1948 da un maestro della fotografia, americano, fratello del regista Arthur Penn, firma di punta di testate glamour come Harper's Bazaar e Vogue. Nella Capitale ha messo in posa un ensemble straordinario: a destra sotto il quadro grande, ad esempio, c'è Orson Welles. E' seduto accanto a Lea Padovani. E gli altri chi sono? Sapete individuare nel gruppo di intellettuali in un interno, Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Carlo Levi, Vitaliano Brancati, Renzo Vespignani? Un bel passatempo per il prossimo caffè o tè delle cinque. Consigliata la compagnia di uno storico. 


giovedì 10 dicembre 2015

ROMA, I GIOIELLI SCULTURA DELL'ARCHIVIO PAOLINI FOTOGRAFATI AL MACRO



Paolini negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo



Stanno facendo il giro di musei, fondazioni e collezioni private. Con un occhio alle architetture e l'altro alle atmosfere di luoghi icona dell'arte. Sette le location selezionate per gli shooting, e le riprese video del backstage, che portano l'attenzione sulla collezione ritrovata di gioielli firmati da Roberto Paolini (artista, designer e anche chef), dopo un accurato lavoro di archiviazione. Sette luoghi da tenere a mente anche perché rappresentano un'altra versione del più classico Grand Tour nel Bel Paese. A Roma la scelta è caduta sul Macro di via Nizza, dove Odile Decq ha creato un auditorium contemporaneo a forma di cuore. Rosso fuoco. La performance a porte chiuse, davanti ad un pubblico selezionato, è in programma per il 14 dicembre. I preziosi proposti dall'Archivio delle Opere del Maestro Roberto Paolini, realizzati negli anni Ottanta e Novanta, hanno già fatto tappa al Museion di Bolzano, al Mart di Rovereto, e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Toccheranno poi la Collezione Ernesto Esposito di Napoli, Palazzo Fortuny di Venezia e la Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti di Camogli. Punto di arrivo del progetto è la nuova sede di Sotheby's a Milano, a Palazzo Serbelloni. Qui nel giugno 2016 sarà allestita una grande mostra delle sculture-gioiello, con la proiezione del video e la presentazione di una monografia con testi di Adriana Polveroni.


martedì 8 dicembre 2015

ART THERAPY, GLI ALBUM DA COLORARE SONO LA NUOVA OSSESSIONE





Gli album da colorare: è tempo di Art Therapy 




Imperversano in libreria, e non solo. Promettono già in copertina di distrarci dallo stress delle feste di fine anno, magari di riempire i vuoti (necessari) tra un cenone e l'altro. Se fino a poco tempo fa erano relegati in un angolo, con l'arrivo del Natale si sono presi la ribalta e conquistato il centro dello spazio espositivo. La nuova ossessione è servita: ecco gli album da colorare, con i disegni in bianco e nero raccolti per temi, con o senza set di pennarelli al seguito. Il Giappone, il medioevo, il liberty, i giardini zen, la mitologia, le mappe delle metropoli che diventano poster. Scommettiamo che ne spunteranno molti sotto l'albero del 2015. Il bookshop del Maxxi a Roma - dopo il suo restyling tendenza arte, design e gadget - ne espone una bella collezione. Anche la cartoleria Vertecchi ha puntato su questo divertissement creativo e poco impegnativo, capace di liberare le energie inespresse. C'è chi sferruzza e chi si arma di matite colorate. Difficile resistere. Anche La Pinella (alias Alessia Marcuzzi) ne ha pubblicato uno: altro indizio che l'Art Therapy è veramente l'ultima frontiera. Un album ci salverà? 

ROMA, DECIMA EDIZIONE DEL DESIGN ART FOOD MARKET 'CHRISTMAS IS ALL AROUND'






L'invito del Christmas Market 2015

"Si frequentano con il passaparola. E qualche volta diventano vere istituzioni dello shopping cittadino. C'è chi fa carte false per entrare nella mailing list. (...)". Obelischi & Chignon dixit, a pagina 187. Uno dei casi esemplari è senza dubbio il Design Art Food Market, tra gli eventi selezionati dalla guida leggera alla Roma moderna, arrivato nel 2015 alla decima edizione tutta festosamente natalizia. Vale una visita anche solo per la location, dove si annusa un'atmosfera shabby chic versione NYC, con il fascino della vecchia draga a due passi dal Tevere, ri-editata da creativi con il gusto per la scenografia e per la selezione di espositori originali e gustosissimi. Per tre giorni in via Vitorchiano 42 (t.06 33221123) si può fare il pieno di esperienze e di shopping. Cappelli, bijoux, borse, occhiali, oggetti per la casa, sfizi per i cuccioli, cachemire. L'attrice Maria Amelia Monti ad esempio, presenta il progetto Mariamelì, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Alice del Carcere di San Vittore a Milano per la produzione di jeans realizzati in denim con inserti colorati.



La copertina disegnata da Francesco Zorzi 

Nel settore del Food partecipano il vegano Solo crudo, che ogni giorno alle 18 si esibisce in uno show cooking, l'azienda agricola Selva Spina e la gelateria La Bontique. Sul fronte del Beauty, le visitatrici possono testare il trattamento anti-aging Skin Up di Philpharma. La solidarietà poi è un'altra costante di questa manifestazione: i volontari di Emergency Roma Est e Happy Family raccolgono nella tre giorni dell'evento, da venerdì 11 a domenica 13 dicembregiocattoli nuovi e usati da mettere sotto l'albero di bambini meno fortunati.


giovedì 3 dicembre 2015

ROMA E IL FOOD. NEL TRIDENTE, TUTTI PAZZI PER LA PASTA FRESCA CONDITA


Illustrazione di Francesco Zorzi per Obelischi&Chignon

"Nel Tridente c'è chi preferisce andare al sodo. Mentre il lato (...) acchiappaturisti del cibo sembra aver contagiato molti locali, (...) lo storico laboratorio di pasta fresca di via della Croce, dopo anni di onoratissima carriera dietro le quinte, intercetta senza troppe sovrastrutture le aspettative gastronomiche locali e globali (...)". 
Di chi stiamo parlando? Avete mai assaggiato le sue fettuccine artigianali fresche appena tagliate, e condite con un sugo di funghi e piselli? E gli gnocchi? La caccia è aperta. Basta intercettare la lunga coda in strada, che non termina davanti all'ingresso di una delle solite griffe.
L'indirizzo completo, e i dettagli del fenomeno, sono comunque a pagina 59 di Obelischi&Chignon, la guida leggera alla Roma moderna. 

ROMA, IL 2016 DI MURIEL MAYETTE-HOLTZ PER L'ACCADEMIA DI FRANCIA


Muriel Mayette-Holtz ®Assaf Shoshan


Villa Medici in un mattina di fine novembre. La nuova direttrice dell'Accademia di Francia a Roma si presenta alla stampa romana invitando i giornalisti prima a visitare alcuni degli atelier disseminati nel parco, e poi a colazione in una sala dell'appartamento dove Balthus ha lasciato la sua inconfondibile traccia, con i colori delle pareti che hanno fatto scuola, e le lampade di ferro battuto, esili ed eleganti. Basta un vaso di tulipani colorati, freschi, e l'atmosfera diventa très charmant
Muriel Mayette-Holtz è carica di energia positiva, informale e diretta. Parla bene l'italiano e ama l'Italia: attrice, quando era a capo della Comédie Francaise di Parigi ha voluto Dario Fo nel repertorio del teatro, e del cinema italiano ama 'La Ricotta' di Pier Paolo Pasolini. Da quando è a Roma, ovvero dallo scorso settembre, il suo momento di 'comunione' con la città lo vive salendo sulla torretta della Villa e osservando uno dei panorami più belli della Capitale. Ogni lunedì, quando le sale espositive sono chiuse al pubblico, dà appuntamento ai borsisti attorno al tavolo ovale per scambiare pietanze e conversazioni. Quale è il suo progetto? Garantire un futuro solido all'istituzione Villa Medici. A noi piace anche un'altra notizia: l'AdF metterà le artiste donne al centro della scena. 



Villa Medici vista dal Parco Ph @RobertaPetronio

"Ho scelto un programma che non cede alla dimensione spettacolare, ma si concentra sul cuore pulsante della creazione. Riprendendo l'adagio 'Festina lente' (Affrettati lentamente), investiremo tutte le nostre energie affinché gli artisti abbiano lo spazio e il tempo di creare" ha dichiarato nella sua prima conferenza stampa. A proposito: si apre a gennaio 2016 il prossimo concorso di selezione dei borsisti. 
A metà febbraio (11-13 febbraio 2016) si festeggerà l'anniversario dell'Accademia di Francia numero 350, con un ballo artistico interpretato da musicisti, danzatori e attori, e accompagnato da concerti, letture, performance, per ripercorrere la storia dell'istituzione che, nel 2016, "aprirà le sue porte il più possibile e rafforzerà il legami con la città di Roma".  

L'Accademia di Francia a Roma è a pagina 140 della guida leggera alla Roma moderna Obelischi&Chignon

mercoledì 2 dicembre 2015

FESTIVAL 2MONDI SPOLETO, ANTICIPAZIONI SOTTO L'ALBERO PER I MECENATI


Tavola di stile 

L'allestimento potrebbe essere arrivato direttamente dal set de Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, quello con Leonardo Di Caprio per intenderci. Eleganza senza tempo, atmosfera sospesa, dettagli preziosi. I mecenati del Festival dei 2Mondi di Spoleto sono stati accolti così dalla padrona di casa, Anna Fendi, che della romana Villa Laetitia ha fatto una residenza dalla perfezione cinematografica. Al primo piano durante l'aperitivo anche la sorpresa di un mercatino di Natale, con l'esposizione di una scintillante collezione di bijoux vintage raccolti durante i viaggi intorno al mondo. 


Bijoux vintage dalla collezione di Anna Fendi

Le feste di fine anno sono alle porte, e c'è bisogno di buone notizie. Il direttore artistico del Festival Giorgio Ferrara e la presidente dei Mecenati e della Fondazione omonima, Carla Fendi, prima del dessert hanno annunciato una manciata interessante di anteprime per l'edizione del 2016. E' il regalo sotto l'albero per i sostenitori appassionati della kermesse. La più applaudita: il maestro Antonio Pappano dirigererà il concerto di chiusura nella iconica piazza del Duomo, la sua prima volta in questo prestigioso contesto. E poi: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo metteranno la loro firma a Le nozze di Figaro, Liliana Cavani sarà la regista di 'Filumena Marturano'. Il Festival scalda i muscoli, anche per arrivare alla meta del cartellone lungo un anno. Il 2 gennaio 2016 tutti al Teatro Nuovo di Spoleto dove va in scena lo spettacolo di tango del fuoriclasse Miguel Angel Zotto. Magari con una sosta gastronomica al ristorante San Lorenzo, per assaggiare di nuovo il filetto di chianina ai carciofi portato in tavola per la preview dalla chef Giovanna Tomassoni. 






Decorazioni natalizie a Villa Laetitia



martedì 1 dicembre 2015

ROMA, LA CUCINA PARTENOPEA DEL MARCHESE IN 35 RICETTE






La copertina del libro di ricette di Franco Santasilia di Torpino



Il fantastico Sartù di riso 


Trentacinque ricette di primi piatti ispirate alla Cucina Napoletana di Corte. Il marchese Franco Santasilia di Torpino alla vigilia dei banchetti di Natale dà la sua versione, e visione, di una tavola aristocratica ed opulenta, dove regnano i Grandi Classici e la Lentezza. Va da sé: le specialità presentate nel volume 'I Primi' (De Luca Editori d'Arte) sono soprattutto creazioni culinarie di "squisita fattura" che richiedono tempo e dedizione per arrivare sulla tavola come la Storia comanda. L'ispirazione viene dal passato gastronomico di Napoli e dal desco dell'aristocrazia partenopea, che amava la spettacolarità a 360 gradi, dai fornelli alla mise en place. Tradotto: se il timballo di tagliolini è sontuoso, il vol-au-vent con paccheri al ragù non può che essere grandioso. 
Insomma, è un piacere dedicarsi, seguendo passo dopo passo le indicazioni di Santasilia, alla preparazione dei Raviolini alla Caruso che ci ricordano Sorrento, la sua luce e gli agrumeti "con i limoni più succulenti del mondo" come ricorda l'autore. Oppure, il Timballo di anelletti alla Maria Sofia "creato da un celebre Monzù della Corte dei Borboni". Va gustato con un Trebbiano d'Abruzzo o un Frappato: per il marchese anche l'arte del giusto abbinamento fra pietanze e vino, è sacra.


domenica 29 novembre 2015

ROMA, IL PROGETTO 'ACQUATICO' DI DIRK VOGEL A PIAZZA DI SPAGNA


Ai piani alti di piazza di Spagna, c'è una comunità internazionale di viaggiatori che si passa il testimone negli spazi di un boutique hotel, pensato anche come galleria d'arte e studio di design. Una nuova declinazione del lusso. Si chiama Piazzadispagna9 e dalle sue finestre si contempla la straordinaria cartolina in movimento di un luogo icona della città, ancora più affascinante perchè osservato a distanza, e con un certo distacco. E' qui che Dirk Vogel ha portato il suo progetto fotografico 'Still Water' accolto da Stefania Grippo, interior designer e ideatrice di Piazzadispagna9


I ritratti, 15 in tutto e inediti, sono filtrati dall'acqua per creare l'effetto di una narrazione sospesa. Vogel, una firma della fotografia mondiale, nella sua carriera ha immortalato da Sharon Stone a Carla Bruni, da Monica Bellucci a Franco Zeffirelli. 
Fino  a maggio 2016, e su appuntamento (06 69921458). 


ROMA, INTITOLATO A DE DOMINICIS IL PALAZZO DOVE VISSE E LAVORO'



A Roma ci sono targhe e iscrizioni per ricordare poeti, eroi, letterati, artisti. E pietre d'inciampo, per non dimenticare i martiri di Auschwitz. La piazza del Maxxi è stata intitolata ad Alighiero Boetti, Mancava un segno per Gino De Dominicis, artista indipendente e geniale. Il 29 novembre la cerimonia in via di San Pantaleo, tra Palazzo Braschi e la statua di Pasquino. 
Qui Simone Carella e Pio Monti hanno intitolato a De Dominicis, con una cerimonia, il palazzo al civico 66 dove ha vissuto e lavorato. 
"Quest’anno il 29 novembre cade di domenica, esattamente come nel 1998, giorno in cui  ha cessato di vivere. (...) In una città come Roma, che conserva sulle facciate di molti suoi palazzi la memoria di illustri ospiti che lo hanno abitato, con questa azione si vuole additare ai passanti la 'continua' presenza dell’Artista", hanno ricordato Simone e Pio.






Da oggi, negli stemmi laterali al portone d’ingresso sono 'incastonate' due immagini riferite all’Arte di Gino De Dominicis: 'Tentativo di Volo' e citazione: "Forse perché non sono mai riuscito a nuotare, ho deciso di imparare a volare. da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni. Probabilmente non riuscirò mai a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli ed ai figli dei miei figli e loro ai propri figli forse un giorno un mio discendente improvvisamente si troverà a saper volare (GDD)". 

mercoledì 25 novembre 2015

PARIGI, EDDIE PEAKE AL PALAIS DE TOKYO CON LA PERFORMANCE 'DURO'





Touch, 2012, Royal Academy, London. Photo : Mark Blower. Courtesy: Galleria Lorcan O'Neill


Siete a Parigi, nelle vicinanze del Palais de Tokyo? Il 26 novembre 2015 alle 19 potete staccare un biglietto dello spazio espositivo, ed assistere ad una performance di Eddie Peake. Lo annuncia ai collezionisti il gallerista Lorcan O'Neill, che ha ospitato l'artista inglese e i lavori realizzati durante il soggiorno nella Capitale, frutto della sua ricerca  sul corpo, all'inizio del 2015. Nella galleria di vicolo de' Catinari a Roma anche in quella occasione, fra le sculture, i dipinti e le installazioni della mostra 'A historical masturbators' spuntò una performance altrettanto nuda, interpretata da una ballerina professionista e un bonsai. 'Duro' di Peake è una partita di calcetto in una stanza, fra dieci giocatori di football senza divisa. L'unico dettaglio per riconoscere compagni di squadra e avversari: il colore delle calze. (r.p.) 

ROMA, A VILLA LAETITIA INVITA TARA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE




La locandina dell'evento Art Meets Red Shoes

Tara a Villa Laetitia, dimora liberty dei primi del Novecento firmata dall'architetto Brasini, dalle 18 alle 21 del 25 novembre, per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Dress code: un paio di Scarpe Rosse, per essere in sintonia con la Fondazione omonima alla prima uscita ufficiale. Promuoverà talenti a scopo sociale. L'artista Tara lavora con gesso, resina, plexiglass e oggetti di recupero. A Roma l'atmosfera di Natale si comincia ad assaporare anche così, con un cocktail che mescola arte, impegno, socialità. Un'occasione per ammirare gli interni dell'edificio gioiello di Lungotevere delle Armi, riportato sulla ribalta da Anna Fendi come residenza di charme. E teatro di eventi glamour. (r.p.)



L'ingresso di Villa Laetitia








ROMA, A PAPPANO DIECI E LODE DAI MECENATI DI SANTA CECILIA


Il dinner allestito sul palco della Sala Santa Cecilia

Il culto di sir Antonio Pappano a Roma ha scritto un nuovo capitolo. Il 22 novembre all'Auditorium Parco della Musica i mecenati, sostenitori e benefattori dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno allestito per il maestro, alla direzione artistica dell'istituzione dal 2005, un gala dinner per trecento nello stile dei grandi eventi fund raising americani. Tavoli sul palco della Sala Santa Cecilia, luogo consacrato agli artisti, atmosfera natalizia con luci rosse e decorazioni dorate, e grandi schermi celebrativi 'Pappano 10 e lode'. 




L'ospite d'onore al suo ingresso ha ricevuto la sorpresa del Coro dell'Accademia che intonava l'Inno alla Gioia di Beethoven. Fra i doni, anche un concerto nel foyer Sinopoli eseguito dai 'suoi' musicisti, e una mostra fotografica curata da Riccardo Musacchio e Flavio Ianniello con le immagini della sua direzione nella Capitale, arrivata alla tappa del primo decennale. 
Per saperne di più sull'Auditorium, e sul perchè i romani lo amano tanto, vai a pag. 117 della guida leggera alla Roma moderna Obelischi & Chignon(r.p.)



martedì 24 novembre 2015

ROMA, IN DODICI (COPPIE) A TAVOLA CON PISTOLETTO E IL TERZO PARADISO


Pistoletto firma i cataloghi alla Galleria Mucciaccia


Un po' Ultima Cena di Leonardo, dove conta ogni singolo gesto. Un po' convivo sospeso fra la metafisica e l'informale campestre. Michelangelo Pistoletto apparecchia il Tavolo del Terzo Paradiso negli spazi candidi della Galleria Mucciaccia in piazza Fontanella Borghese. Minimalismo nel bel mezzo della Roma opulenta. Palazzo Borghese è appena di fronte, con i saloni doviziosi e l'aristocrazia del Circolo della Caccia a guardia del Passato. Dodici coppie di collezionisti sono chiamate al dialogo, e al brindisi, sul risveglio delle coscienze, prima dello shooting necessario per 'incastrare' i ritratti sulla superficie specchiata, cifra globalmente riconosciuta del maestro di Biella, classe 1933. 




 Collezionisti attorno al tavolo del Terzo Paradiso 


Il vernissage deborda in strada, mentre l’artista in un angolo della galleria è assediato, è richiesta la sua firma su decine di cataloghi. Le opere sono svelate, e anche il grande tavolo utilizzato per la performance preparatoria, imbandito con la tovaglia creata dall’artista interpretando il simbolo dell’infinito, in chiave green. Foglie, nella sostanza. Tra i protagonisti, Alda Fendi con la nipote Veronica Siciliani Fendi, Emiliano Cerasi e Ottavia Zanzi, Giovanni Floridi e Clara Datti, Giulia Abate e Massimiliano Mucciaccia, Dora Stiefelmeier e Mario Pieroni. Il banchetto dell'arte per l'immortalità (sostenibile) è servito. Fino al 7 gennaio 2016. (r.p.)